Dopo anni di attività sportiva e allenamenti in diverse discipline, nel 2011 ho realizzato ed aperto la Palestra “ForMe Sarzana” che ancora oggi gestisco con una ottima squadra di istruttori specializzati.
E’ un centro fitness di 680 mq con attrezzature Tecnogym nella sala pesi, un’area funzionale (Hangar CrossTraining) ed una sala corsi (Pilates, Funzionale, Yoga, Stretching, Tonificazione, Kick Boxing, Indoor cycling ed altro).
In questi anni la palestra ha subito notevoli cambiamenti, investimenti continui alla ricerca del miglior servizio ai clienti, delle migliori pratiche, di risultati eccellenti nell’offrire un pacchetto di servizi.
Probabilmente continuerò ad investire ed a trasformare ancora la palestra per cercare di essere sempre vicino alle esigenze degli iscritti e cercare di soddisfarle nel migliore dei modi, ma anche cercando di comprendere e magari anticipare i possibili cambiamenti nelle loro aspettative.
Appare del tutto ovvio che nella mia palestra ho continuato ad esercitare l’attività di Personal Training. Devo dire che lo sviluppo di questa professione ha contribuito a meglio orientare le scelte per la palestra stessa, a capire le esigenze specifiche di molti clienti, soprattutto over 40 e a rendermi conto di quanto sia importante la relazione umana con il cliente, al di là degli ovvi requisiti di competenza nella attività sportiva finalizzata.
Parallelamente, ho vissuto innumerevoli cambiamenti nelle esigenze dei clienti, ovviamente diversificati per le età, le attitudini, gli obiettivi da perseguire, ed imparando molto da loro.
In questi anni ho capito che solo accettando questi cambiamenti, anzi immaginandoli o intuendoli, potevo raggiungere un buon livello di successo come stimo quello attuale.
A volte però, i cambiamenti trovano grandi resistenze, opposizioni e rinunce.
Certamente la velocità nel cambiamento degli stili di vita, dei bisogni e degli interessi delle persone, in tutte le culture, hanno una velocità difficilmente controllabile. La tecnologia ha determinato però una rivoluzione tanto strabiliante quanto veloce nei comportamenti sociali, ma anche negli organismi umani e
nelle loro interazioni. Trasformando radicalmente le abitudini ed i comportamenti umani in genere, determinata soprattutto dalle “protesi” dell’elettricità e di tutti i suoi derivati.
Per fortuna sono sempre stato appassionato ed attento allo sviluppo dell’informatica e degli strumenti che mette a disposizione.
Oggi però c’è stata un’altra rivoluzione, comunemente chiamata COvid-19: sta durando da diversi mesi e le resistenze non si sommano ma si moltiplicano.
In ogni caso l’adattamento alle trasformazioni o alle rivoluzioni culturali, agli stili ed abitudini di vita hanno tutte e ciascuna la caratteristica di essere totalmente interattive e iterative con la mente ed il corpo, con la tecnologia, quindi con le azioni ed i sentimenti, ed infine con le opinioni e le emozioni. Queste iterazioni ed
interazioni hanno prodotto, a livello globale, la più grande gamma o declinazione di fenomeni sociali mai vista, ma neanche pensata prima, ed hanno anche prodotto una nuova condizione socialmente molto diffusa, uno stile di vita “inadatto”, solitamente e sinteticamente chiamato “stress”.
Infatti, uno dei cambiamenti più profondi riguarda proprio le “abitudini del corpo” che si sono trasformate da quelle tipiche degli atleti in quelle tipiche della sedentarietà, nell’abitudine ad usare le “protesi elettriche” (l’elettronica) per soddisfare qualsiasi bisogno o esigenza pratica o emozionale, dal lavoro alla vita domestica.
Ma la tecnologia consente molto di più.









