Dato che si corre – dicono, ed è verissimo – anche con la testa, ma prima di tutto… con i piedi (che intuizione!), parliamo anzitutto di SCARPE.
Per prepararsi e fare una maratona, ci vogliono un paio di scarpe da RUNNING.
Non vi sognate neppure (sembra di dire una cosa ovvia, ma se ne vedono!!) di andare a correre con scarpe da tennis, da palestra o peggio con le “sneakers” o quelle di tela di cotone!! a meno che vogliate dar prova di essere fachiri estremi al 100%, arrivando in fondo alla gara con i piedi conciati come 2 bistecche al sangue…
Come scarpe, ce ne sono di marche note e meno note: si va da prezzi di 70-80 € fino a 140 – 150 €. Non farò nomi o darò consigli su quale marca scegliere, ovviamente, anche perchè di anno in anno escono prodotti nuovi ed è sempre meglio provare diversi modelli prima di decidere! Io personalmente ho corso negli anni (dal 1992 al 2007) con scarpe di 7-8 marche diverse, trovandomi bene con tutte. In quasi tutti i negozi importanti di articoli sportivi hanno un reparto “running”, dove potete sbizzarrirvi e trovare quello che fa per voi… fatevi consigliare, provatene diverse, poi scegliete usando la vostra sensazione, che spesso è più fondata ed oggettiva del parere “asettico” (sperando che lo sia davvero…) del commesso!
Proviamo invece a capire quali “parametri” servono ad orientare la vostra scelta.
Le scarpe da corsa si dividono in 4 categorie, dalla più leggera (ma meno protettiva) alla più pesante (ma confortevole):
- A1 (leggerissime, vere piume, ma vanno bene per il Dio Mercurio e per gli atleti Keniani o Etiopi che corrono una maratona attorno alle 2 ore e poco più…);
- A2, A3 ed A4 (le più protettive, adatte a persone di peso notevole, diciamo sopra gli 80-90 kg, che “scaricano” quindi molto peso a terra ad ogni falcata; oppure adatte a persone con piccoli difetti d’appoggio della pianta del piede, quali la pronazione o la supinazione: cioè appoggiano il piede a terra “aprendolo” o verso il lato esterno, o verso quello interno).
Se siete persone nella “media”, consiglio per chi inizia senz’altro le A3, dotate di un buon ammortizzamento, sia per l’allenamento che per la gara: se chiedete “A3” al commesso del negozio, senz’altro capirà che cosa volete, e non vi porterà da un concessionario AUDI!!
Eventualmente, ma solo dalla terza o quarta maratona in poi, potrete usare le A3 in allenamento e un paio di A2 per il giorno della gara, tenendo BEN presenti un paio di raccomandazioni importanti:
- NON prendete MAI il via in una gara mettendo quelle scarpe (A3 o A2 che siano) PER LA PRIMA VOLTA!!! In gara – a scanso di voler abbandonare per vesciche dopo i primi 3-4 km – mettetevi sempre scarpe collaudate, con cui avete già corso almeno 5 o 6 volte!
- tenete presente che nella vostra situazione di podisti “amatoriali”, la maggior leggerezza delle A2 rispetto alle A3 vi porterà a concludere la maratona di New York – se va bene – al 16.472mo posto anzichè al 16.533mo, risparmiando al massimo mezzo minuto su 4 ore: ne vale la pena, rischiando l’eventualità che le A2 vi facciano venire una discreta tallonite ed in questo caso dovrete rallentare, e alla fine vi classificherete 21.842mi??
Inoltre, la scarpa deve calzare comoda, nè troppo stretta (oltre al disagio durante la corsa, vi farebbe venire le unghie nere ai piedi, finchè con la crescita, non si sfaldano e cadono) nè troppo larga (il piedi ci “balla” dentro, ed in breve arrivano le immancabili e dolorose vesciche). Una scarpa che calza bene, deve starvi su con circa mezzo centimetro di “agio” sulla punta!!
Lo scrivo ora e poi se mi ricordo lo riscrivo dopo, parlando della gara (ma il consiglio vale anche per gli allenamenti): abituatevi a farvi sempre il DOPPIO NODO ai lacci, per evitare di inciamparvi e cadere se si sciolgono, e comunque per evitare un’inutile sosta in gara!!
La durata delle scarpe è anch’essa variabile, comunque dopo una percorrenza di 800-1000 km sono senz’altro da cambiare. Se tenete un diario dei vostri allenamenti, o avete al polso un GPS, potrete avere un’idea abbastanza precisa dei km percorsi da quando avete iniziato a correre con quelle scarpe. Altrimenti, osservate il consumo e il degrado della suola. In ogni caso, il motivo per dismettere le vecchie e passare a scarpe nuove, non è legato solo all’usura, ma soprattutto all’indurimento delle resine che compongono la suola: l’indurimento e la conseguente perdita di ammortizzamento del piede sono fenomeni che di solito arrivano un po’ in anticipo rispetto all’usura: non aspettate troppo a cambiarle, quindi, evitando l’insorgere di possibili infiammazioni a tendini e legamenti di piedi e gambe!